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Postato su: apr 8, 2024
Categorie: Blog
L’importanza della coerenza cromatica dal prototipo al go-to-market.
Il settore del Fashion a livello globale abbraccia molte tipologie di prodotto e innumerevoli mansioni, dalla realizzazione della materia prima come i tessuti o materiali innovativi fino alle numerose dinamiche legate alla vendita del prodotto online o in store.
Questo settore è da sempre in espansione ma negli ultimi anni, per una serie di motivazioni legate alla situazione economica e alla maggiore sensibilizzazione verso le tematiche ambientali, sta affrontando molti mutamenti e sfide innovative come non era mai successo in passato.
Il cambiamento che stiamo vivendo è trasversale alle varie fasi di produzione ed è focalizzato ad efficientare i processi di prototipazione dei prodotti e alla produzione di immagini. Nello specifico la prototipazione, ha un enorme impatto a livello di tempo impiegato, costo e spreco di materiali. Disegnare, ricercare i materiali esatti e delle tonalità richieste può trasformarsi in un problema molto complesso: spesso si deve ricorrere a tessuti di base e non personalizzati oppure far produrre grossi quantitativi di materiale rischiando poi di sprecarlo a causa di scelte o modifiche fatte una volta visionato il primo prototipo. I progressi della grafica 3D stanno rivoluzionando questo settore dando la possibilità a stilisti e aziende di creare prototipi virtuali tramite la modellazione 3D iperrealistica senza limiti nella scelta delle finiture, tramature e tinte dei materiali con un conseguente risparmio di tempo, risorse e spreco di materiali, alvaguardando quindi l‘impatto ambientale di tutta la complessa fase di creazione dei nuovi prodotti.
Non solo, la realizzazione di render iperrealistici di prodotti può trovare utilizzo anche nei successivi passaggi, e nello specifico è particolarmente utile per la realizzazione di immagini che appresentino il prodotto nei vari media oltre che finalizzate agli ecommerce per la vendita al cliente.
L’obiettivo è di rendere la fase di ideazione e prototipazione sempre più veloce, dinamica e meno costosa sia in termini economici che di impatto ambientale. Ma è molto importante tenere in considerazione che in questa nuova fase del workflow ci sono dei punti estremamente delicati che devono essere rispettati per garantire il risultato sperato.
Nell’ideazione e realizzazione di un render 3D foto-realistico è fondamentale che la coerenza cromatica e la visualizzazione delle immagini sia il più accurata possibile, perché queste si propagheranno per tutti gli step successivi fino all’approvazione e alla messa in produzione dei materiali utilizzati per il prodotto.
È essenziale quindi che, a partire dalla fase di digitalizzazione del tessuto da parte dei produttori fino allo scatto indossato con il prodotto reale, ci sia coerenza: la resa dei vari materiali e il colore devono rimanere i più fedeli possibile al prodotto reale che acquisterà il cliente.
Dalla digitalizzazione del tessuto alla pubblicazione di una foto nei media i passaggi sono molteplici.
La digitalizzazione dei materiali e dei tessuti è la prima fase che i produttori hanno iniziato maggiormente ad implementare, per dare la possibilità ai propri clienti di avere librerie digitali da poter utilizzare nella fase di prototipazione 3D.
Fin da questo primo momento il controllo a video della resa tra materiale fisico e riproduzione digitale richiede precisione e strumenti adeguati come monitor professionali in grado di rappresentare le recenti specifiche di visualizzazione del colore e che garantisca che questi criteri siano mantenuti nel tempo.
La conoscenza della gestione colore, dell’illuminazione, della digitalizzazione del colore e della resa in 3D delle varie tipologie di materiali sono essenziali in un flusso di lavoro di questo tipo, che richiede infatti vari step di “quality check” atti a verificare che tutte queste importanti variabili rientrino in determinate tolleranze.
Una volta che il prodotto è entrato in produzione o nella fase di pre-produzione vengono creati i vari materiali fotografici e video, solitamente sia still-life che indossati. Anche in questa fase la coerenza cromatica gioca un ruolo critico e dev’essere allineata alla prima parte del flusso di lavoro. La resa fotografica del prodotto reale deve essere quanto più vicina a quello prototipato e di conseguenza a quello finale che acquisterà il cliente.
La coerenza cromatica è un punto spesso sottostimato ma che ha ripercussioni molto importanti nella vendita del prodotto. Si stima ad esempio che il 20% dei resi fatti negli acquisti online nel settore dell’abbigliamento sia causato proprio dalla difformità della tinta del prodotto fra immagine web e capo fisico consegnato.
È imprescindibile che anche nella fase di shooting vengano utilizzati strumenti professionali che rispettino alti standard di resa cromatica nell’illuminazione, processi di correzione colore nella fase di scatto e acquisizione delle immagini/video e una gestione colore accurata nella fase di postproduzione. Ad esempio, l’utilizzo di fonti di illuminazione led con bassi valori di CRI o TLCI possono alterare notevolmente la resa cromatica dei prodotti. È altrettanto importante utilizzare una cabina di illuminazione per valutare che il colore del prodotto reale sia effettivamente allineato con l’immagine a monitor.
Ancora una volta l’utilizzo di monitor professionali con apposite specifiche per la verifica delle cromie diventano un punto imprescindibile per i professionisti coinvolti e per le aziende che eseguono i quality check finali.
L’ultima fase del processo prevede l’esportazione delle immagini e dei video per il popolamento di siti, ecommerce, campagne ADV, social ecc. Questo flusso è solitamente gestito da più figure che spesso non hanno un allineamento tecnico tra di loro: chi produce foto e video da un lato, e dall’altro i programmatori che gestiscono le piattaforme e i processi automatizzati di ottimizzazione sempre più integrati nei PIM (Product Information Management) o DAM (Digital Asset Management).
In questo step è importante che non venga vanificato il lavoro fatto a monte a causa di ottimizzazioni, compressioni o gestioni errate dei media. Con l’implementazione della gestione olore anche nei sistemi operativi mobile, l’aggiornamento dei browser ai nuovi standard di immagine e l’hardware sempre più performante in fatto di riproduzione del colore, le aziende del fashion possono far visualizzare in modo più accurato colori che prima non si potevano riprodurre sul web, passando a spazi colore più ampi del datato sRGB, come il Display P3.
Per sfruttare queste nuove opportunità offerte dal web è necessario che gli sviluppatori e le agenzie abbiano competenze sulla gestione colore nel digital e che si utilizzino monitor professionali calibrati in grado di visualizzare correttamente anche colori “wide gamut”.
Durante tutto il flusso di digitalizzazione l’unica possibilità per interagire e visualizzare il nostro lavoro è sempre tramite un monitor. Questo diventa quindi uno strumento imprescindibile,
ed è molto importante che abbia caratteristiche specifiche che vadano a rispondere alle stringenti necessità degli utenti.
EIZO è leader mondiale nel settore dei monitor per la Gestione Colore, e ColorEdge è la serie di monitor e soluzioni software che si rivolge a tutti gli utenti in fotografia, video e grafica 3D.
Riproduzione fedele dei colori, facilità d’uso e affidabilità permettono di esprimere al meglio la propria visione creativa, mantenendola coerente e omogenea lungo tutto il flusso di lavoro.
Queste le caratteristiche principali che rendono i ColorEdge i monitor perfetti per la gestione colore nell’ambito fashion:
Wide Gamut: i pannelli permettono di visualizzare la quasi totalità dello spazio colore AdobeRGB e DCI P3, in modo da vedere a video l’esatto colore del tessuto o del materiale prodotto.
Calibrazione Hardware: solo un monitor perfettamente calibrato può garantire la fedeltà cromatica necessaria. Per una maggiore accuratezza, i profili di calibrazione vengono applicati direttamente alla tabella LUT del monitor.
Sensore di calibrazione integrato: le operazioni di calibrazione richiedono molto tempo e sono complesse, soprattutto quando il numero di monitor installati è elevato. EIZO ha creato una tecnologia esclusiva che, grazie ad un sensore integrato nella cornice, permette una calibrazione automatica, precisa e molto rapida.
ColorNavigator 7: il SW con cui si gestisce il monitor riveste un ruolo molto importante. Con ColorNavigator 7 è possibile effettuare una calibrazione completa ed avere una gestione altamente professionale dei propri monitor ColorEdge.
ColorNavigator NetWork: grazie a questo servizio è possibile coniugare tutte le caratteristiche e tecnologie di cui sopra in un unico SW di controllo centralizzato. Il risultato è una gestione del parco monitor completamente automatizzabile e gestibile da remoto. Questo è molto importante nel settore della moda dove la filiera di creazione e distribuzione del prodotto è molto lunga e diversificata in varie sedi anche in nazioni diverse.
Garanzia 5 anni: la produzione interna, i materiali scelti, l’impegno al costante miglioramento e i meticolosi controlli di qualità consentono di offrire una garanzia di ben cinque anni su tutti i monitor.
Affidandosi ad EIZO non solo si avrà a disposizione lo stato dell’arte tecnologico ma ci si può affidare ad una azienda competente, con 2 sedi in Italia, che conosce le esigenze specifiche del settore e può supportare ogni player direttamente sia in fase di scelta del prodotto più consono, che di post-vendita.
I recenti sviluppi in ambito digital stanno rivoluzionando in modo trasversale il settore del fashion dando la possibilità di realizzare prototipi in poco tempo, senza limiti di materiali e senza sprechi, aiutando in modo concreto ad abbattere l’impatto ambientale.
I progressi fatti dal 3D in questo settore sono la chiave di volta di questo cambiamento, ma da soli non sono sufficienti: hanno bisogno di un supporto di conoscenze tecniche sulla gestione colore e di tecnologie adeguate da parte di tutti gli attori coinvolti nei vari step del flusso di lavoro, partendo da chi produce i tessuti fino agli sviluppatori che gestiscono le piattaforme di distribuzione dei media.
PixelFactory è uno studio di postproduzione fotografica che si focalizza sulle problematiche del colore nei progetti digital. Oltre al ritocco di immagini, all’assistenza sul set e alla formazione, svolge un’attività di divulgazione tramite la redazione di articoli tecnici e di un blog di approfondimento.
“Come studio di fotoritocco, EIZO è stato il nostro punto fermo a partire dal primo giorno. La sicurezza di una corretta visualizzazione dei colori che ci danno i loro display è fondamentale per il nostro lavoro quotidiano e per gli standard qualitativi che ci vengono richiesti dai nostri clienti; il comfort che ci garantiscono ci permette di lavorare sempre in sicurezza.”
EIZO in giapponese significa “immagine” e sin dalla fondazione ha sempre perseguito una strategia basata sulla ricerca della massima eccellenza ed affidabilità. L’azienda nasce in Giappone negli anni Sessanta e si è trasformata nel giro di mezzo secolo in un’impresa di fama internazionale che produce soluzioni di visualizzazione di fascia alta. I prodotti EIZO sono distribuiti oggi in oltre 100 paesi e trovano largo impiego nei settori più disparati, tra cui uno dei più importanti è l’industria Textile & Fashion.
Tutti i nomi dei prodotti sono marchi o marchi registrati di EIZO Corporation in Giappone e in altri paesi o delle rispettive società. altri paesi o delle rispettive società.
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